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piampaschet accusa di omicidio

E’ tutto da rifare il processo a Daniele Ughetto Piampaschet, l’aspirante romanziere in provincia di Torino, accusato dell’omicidio di una giovane prostituta nigeriana, sua amica, il cui corpo era stato ritrovato nel febbraio 2012 lungo il fiume Po, proprio come descritto in un suo romanzo.

La prima sezione penale della Cassazione ha disposto ora l’annullamento con rinvio della sentenza della Corte d’Appello di Torino, che il 30 giugno dello scorso anno aveva condannato l’uomo a 25 anni e mezzo di carcere.

La sentenza ha deciso un nuovo processo d’Appello davanti ad un’altra sezione della stessa corte torinese.

“Ora è tutto da rifare ma partiamo da una sentenza di assoluzione, perché in primo grado Ughetto Piampaschet (che si è sempre detto innocente, ndr) era stato assolto. Sono stati due giorni terribili per lui ed è molto scosso, ma alla notizia si è commosso”, ha detto il suo avvocato, Stefano Tizzoni.

Per l’uomo, che dice di essere stato ascoltato da Dio nelle sue tante preghiere, non era in corso alcuna misura cautelare se non il ritiro del passaporto.

Secondo l’accusato e il suo avvocato Stefano Tizzani si sarebbe dovuto indagare nel mondo della prostituzione nigeriana a cui la ragazza era legata e in cui lui ha sempre sostenuto si dovesse indagare per risolvere il delitto. Anche i giudici di primo grado, assolvendolo, avevano indicato la necessità di approfondire le indagini negli ambienti frequentati dalla donna. Secondo l’accusa, invece, Piampaschet avrebbe agito per gelosia e avrebbe anticipato il delitto in un racconto ritrovato a casa della vittima.

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