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Da settembre, i proprietari di immobili, dovranno fare i conti con aumenti di imposta fino all’80% rispetto all’acconto per il saldo dell’Imu.

Ebbene, secondo quanto ha già calcolato la Confedilizia, gli effetti dell’applicazione della maggiore aliquota deliberata dai Comuni, rispetto a quella base prevista per la prima rata, avrà ripercussioni ancora più pesanti soprattutto per chi ha affittato il suo immobile usufruendo della regola dei contratti liberi.

La maggiorazione dell’esborso dell’imposta da Ici a Imu è determinata oltre che dall’aumento dell’aliquota, anche dall’incremento del 60% della base imponibile, dovuto alla variazione del moltiplicatore da applicare alla rendita catastale.

Il peggio arriva per coloro che utilizzano contratti d’affitto liberi: i peggioramenti saranno dunque pari al 79% a Roma, Napoli, Torino, Bologna, Genova, Venezia e Perugia, dove sarà applicata l’aliquota del 10,6 per mille.

A Milano, l’aliquota sarà del 9,6 per mille, il saldo salirà dunque al 53%. La situazione peggiore è a Bologna.

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