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Questa volta l’allarme arriva dall’Australia. L’Isis voleva compiere un vero massacro, decapitando alcuni civili rapiti.

Così oltre 800 poliziotti hanno partecipato nella notte ad un blitz nei sobborghi di Sydney e Brisbane, negli stati del Queensland e del Nuovo Galles del Sud, interrogando 25 presunti membri dell’Isis, ma all’appello ne mancano ancora 10, mentre 15 sono stati arrestati.

Il premier australiano, Tony Abbott, ha spiegato che a capo della cellula c’era un “australiano, alto esponente di Isis” che avrebbe ordinato “uccisioni dimostrative” con decapitazioni, per spargere il terrore nel continente.

Secondo la tv locale, stavano progettando l’uccisione di un civile a Sydney, che sarebbe stato avvolto in una bandiera dello Stato islamico, per poi decapitarlo dinanzi ad una telecamera.

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