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Sono circa dodici milioni gli italiani che soffrono di apnee notturne ma l’80% non lo sa o non se ne rende conto del rischio che corre alla guida per sé e la comunità.

Sì perché, questo disturbo provoca almeno 12.300 incidenti stradali e 250 morti l’anno.

E’ una patologia, che se sottovalutata può provocare sonno frammentato e stanchezza nel corso delle giornate. Esserne consapevoli è di vitale importanza perché può salvare la vita a se stessi e agli altri.

Nasce proprio per questo, infatti, la campagna di sensibilizzazione “Dormi meglio, guida sveglio” che ha come fine quello di far emergere la consapevolezza dei rischi della Sindrome delle apnee ostruttive nel sonno (OSAS). Promossa dall’Automobile Club d’Italia (ACI) e della Fondazione Italiana Salute Ambiente e Respiro (Fisar), è stata presentata in questi giorni a Roma.

Le apnee notturne causano brevissime e frequenti interruzioni della respirazione durante il sonno. Sono, come evidenzia Claudio Sanguinetti, presidente Fisar, “uno dei maggiori fattori di rischio per malattie cardio e cerebrovascolari, quadruplicano la probabilità di ictus e raddoppiano quella di ipertensione, diabete, aritmie”. Molto spesso chi ne è soggetto non se ne rende conto o sottovaluta il problema. L’iniziativa mira a migliorare la diagnosi e la cura dei moltissimi casi, ancora sommersi.

Obiettivo del progetto è far sì che il rilascio-rinnovo della patente, che riguarda ogni anno 5 milioni di italiani, diventi un’occasione per un “check-up del sonno”, come prevede anche un decreto ministeriale in vigore dal 2016. Il progetto si articolerà su tutto il territorio nazionale tramite le oltre 1.500 delegazioni ACI, dove i cittadini saranno invitati a compilare un questionario per valutare il rischio di OSAS e, in caso positivo, prenotare un esame diagnostico. Ciò consentirà di accelerare i tempi per ottenere la patente, garantendo idoneità alla guida ma anche efficaci terapie.