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Il 67,8% degli italiani ha paura per la situazione economica familiare post coronavirus, e pertanto, la percentuale sale al 72% tra i millennial e le donne, andando a sfiorare anche il 75% nel Sud, superando il 76% tra gli imprenditori e arrivando anche all’82,6% tra le persone con redditi bassi.

E’ quanto emerge oggi dall’ultimo rapporto Censis con Assogestioni ‘Il valore della diversità nelle scelte d’investimento prima e dopo il Covid-19’. “Nella fase post-emergenza, la biopaura da contagio e la minaccia alla salute si saldano ai timori per le incerte prospettive economiche. La paura – si legge – diventa così il principio regolatore emotivo di questa nuova stagione” e si traduce per quanto riguarda il portafogli in una rinnovata propensione al risparmio e ad un vero e proprio boom della liquidità.

Il 38,9% degli italiani ha incrementato il proprio risparmio nel periodo del lockdown. La percentuale tende a salire raggiungendo anche il 49,1% tra i risparmiatori abituali. Nel periodo della quarantena sono stati 28 milioni i percettori di reddito le cui entrate non sono state intaccate (pensionati, dipendenti pubblici, lavoratori del settore privato non in Cassa integrazione o congedo parentale), pari al 71,2% del totale. Il risparmio forzoso, spiegano Censis e Assogestioni, è nato da continuità nelle retribuzioni e tagli nei consumi.

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