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Sono in corso da Nord a Sud Italia i sequestri da parte dei carabinieri dei Nas delle dosi del vaccino AstraZeneca del lotto ABV2856 bloccato da Aifa in seguito a diverse morti sospette in Italia e ad alcune segnalazioni arrivate anche dall’Europa. Lo si apprende da fonti del Ministero della Salute.

Dalla Lombardia alla Campania, passando per Sicilia, Puglia, Veneto e tutte le altre Regioni italiane, si sta provvedendo a ritirare le dosi di vaccino del lotto incriminato di AstraZeneca. Diverse autorità sanitarie locali – come quelle dell’Abruzzo e del Molise – comunicano di non aver registrato alcuna reazione avversa nei pazienti a cui sono state somministrate dosi dal lotto bloccato da Aifa.

«Evitare la seconda dose». È una delle frasi più frequenti che gira sui gruppi di chat dei prof di varie scuole. In Campania diversi docenti, dopo la notizia del divieto diffusa dai media, del lotto ABV2856 di AstraZeneca, segnalano effetti collaterali come nausea, vertigini, eruzioni cutanee e mal di pancia – mostrando il proprio certificato vaccinale con lo stesso codice del lotto e chiedendo allarmati spiegazioni a presidi, Asl e medici di base.

In Sicilia, morto un 2* agente delle forze dell’ordine a Catania, come il collega aveva ricevuto questo vaccino dallo stesso lotto, ritenuto sospetto.

Stefano Paternò, 43 enne di Corleone in servizio ad Augusta come Sottoufficiale della Marina Militare, si aggiunge Davide Villa, poliziotto dell’Anticrimine di Catania, deceduto il 7 marzo, 12 giorni dopo la somministrazione del vaccino, ma aveva iniziato a stare molto male dal giorno successivo all’inoculazione della dose, peggiorando drammaticamente di giorno in giorno fino al decesso. Proprio il fratello Fabrizio l’ha accompagnato al pronto soccorso quando la situazione stava degenerando, i medici hanno diagnosticato una trombosi venosa profonda, poi sfociata in emorragia celebrale.

Proprio la trombosi è tra le reazioni avverse previste dai vaccini: adesso ci sono in corso le indagini che stanno verificando l’accaduto.

Intanto potrebbe essere effettuata già nella giornata di domani l’autopsia sul corpo di Stefano Paternò, morto nella sua abitazione dodici ore dopo essersi sottoposto alla prima dose di vaccino. La salma è stata trasferita all’ospedale Cannizzaro di Catania. Gli avvocati Dario Seminara, Lisa Gagliano e Attilio Indelicato, hanno presentato un esposto per conto della moglie Caterina Arena e dei figli di 12 e 14 anni, per capire le cause del decesso.

La Danimarca ha sospeso per due settimane la somministrazione del vaccino anti-Covid prodotto da AstraZeneca per problemi di coagulazione in alcuni pazienti. Lo stop all’uso è dovuto al rischio di effetti collaterali potenzialmente seri.

Come riportato da alcuni media internazionali, la decisione è stata presa dal ministro della Salute danese Magnus Heunicke, dopo che si sono verificati diversi casi di formazione di coaguli di sangue e problemi di circolazione in persone vaccinate con il siero di Astrazeneca. Il ministro ha comunque precisato su Twitter, che non è ancora chiaro se tali problemi siano legati o meno al vaccino inoculato. Dovranno essere condotte ulteriori indagini per stabilirlo. Il provvedimento è arrivato in seguito a diverse segnalazioni di casi gravi. Come spiegato dall’autorità danese, “l’Agenzia europea per i medicinali ha avviato un’indagine sul vaccino AstraZeneca. Un rapporto si riferisce a un decesso anche in Danimarca. Al momento non si può concludere che esista un legame tra il vaccino e i coaguli di sangue”.

Altri casi segnalati anche da altri Stati Ue.

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