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Una nuova ricerca rivela che la vitamina D è carente nei malati di Covid 19. Tale studio è stato, questa volta condotto, dall’ospedale Sant’Andrea di Roma e i suoi risultati sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Respiratory Research. “Abbiamo osservato in particolare 52 pazienti ricoverati da noi con polmoniti da Covid durante la prima ondata, pazienti anziani con un’età media di 68 anni e mezzo, accomunati da livelli estremamente bassi di vitamina D, inferiori a 10 ng/ml, che avevano tutti quanti, quadri respiratori e immunologici particolarmente gravi”, spiega a Gazzetta Active il professor Alberto Ricci, direttore dell’U.O.C. di Pneumologia dell’ospedale Sant’Andrea di Roma.

Lungi dal considerare la vitamina D come un trattamento – sottolinea il professor Ricci – va però detto che rappresenta probabilmente, e non soltanto per il Covid-19, un elemento da valutare per le implicazioni legate ad una sua carenza. Non è solo di una vitamina necessaria per il metabolismo dell’osso, ma probabilmente svolge funzioni molto più complesse anche per quanto riguarda la parte immunologica, sia durante lo sviluppo del sistema immunitario sia nelle fasi successive di mantenimento e attività del sistema immunitario stesso”, chiarisce Ricci. “Si tratta di un’osservazione interessante che potrebbe essere considerata anche in altri tipi di patologie infettive, non solo nel Covid”.

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