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I ricercatori dell’università di Manitoba, in Canada, hanno analizzato i dati di oltre 123mila di un ospedale avvenuti tra il 2005 e il 2016. Parti in cui era stata praticata l’epidurale, tenendo presente che vi sono molti fattori ignorati nella ricerca precedente, dall’età materna allo status socioeconomico a malattie materne pregresse come diabete o ipertensione.
  

L’analisi in oggetto non ha trovato associazioni significative tra l’epidurale e i disturbi dello spettro autistico, anche quando ha preso in considerazione coppie di fratelli di cui uno nato con il farmaco e l’altro no.

Pertanto, dicono i ricercatori: “Questo ci rende molto fiduciosi nell’affidabilità dei nostri risultati.
La grande maggioranza delle evidenze scientifiche sull’epidurale, incluse quelle di questo studio, mostrano che è il metodo più efficace di alleviare il dolore del travaglio, e che le complicanze serie sono molto rare”.

Non c’è nessun legame precisano tra l’uso dell’epidurale durante il parto e il rischio di autismo del nascituro. L’ipotesi era circolata lo scorso ottobre dopo la pubblicazione di uno studio, molto criticato, condotto in California, ma era stata subito smentita da una ricerca molto più grande pubblicata dalla rivista scientifica Jama Pediatrics.

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