Sicilia prossima alla zona gialla. Domani, come ogni venerdì, è previsto il monitoraggio dell’Istituto superiore della sanità che darà il quadro completo e la Cabina di regia ufficializzerà, quasi certamente, il primo cambio di colore (da fine giugno tutta Italia è in zona bianca). Intanto la Sardegna continua a essere sotto stretta osservazione con numeri ormai a un soffio dal cambio di colore.
Il monitoraggio dell’Iss prenderà in considerazione i dati settimanali della Sicilia, ma da quelli giornalieri pubblicati da Agenas (l’agenzia nazionale che monitora i servizi sanitari regionali) si capisce subito qual’è il quadro reale. La Sicilia supera abbondantemente tutti i 3 parametri che decidono il cambio di colore delle regioni. Incidenza ogni 100 mila abitanti a 186,27 (contro il limite di 150); posti letto in area non critica occupati al 20% (il limite è 15) e occupazione delle terapie intensive all’11% (un punto percentuale in più del limite). Questo nonostante da venerdì scorso la Regione abbia inserito nel conteggio posti letto in rianimazione comunicati ad Agenas, tutti i posti potenzialmente attivabili in caso di emergenza (da 725 a 934). Ma la crescita dei ricoveri non si è mai arrestata: ieri erano 102 i ricoverati in terapia intensiva e 751 i ricoveri ordinari (su 3.817 posti letto in area non critica).
Contagi poi a +33,6% nell’ultima settimana – secondo l’analisi della Fondazione Gimbe . Ormai da diversi giorni la Sicilia è la regione con più casi in Italia.
Musumeci continua a rivolgere appelli ai siciliani: «Ben 78 dei 102 pazienti in terapia intensiva non sono vaccinati. Noi continueremo a fare di tutto, ma anche i cittadini facciano la loro parte. Vaccinatevi», scrive su Facebook. La Sicilia ha, infatti, la percentuale più bassa in Italia di vaccinati.