Spread the love

Sono circa 65 milioni i cittadini europei, vale a dire una persona su sette, a soffrire di acufene.

A rivelarlo una nuova ricerca condotta dall’Istituto Mario Negri, pubblicata su Lancet Regional Health Europe, in cui si spiega che la percezione di un rumore, solitamente un ronzio, un fischio, un fruscio o un sibilo, avvertito nelle orecchie o nella testa, e in assenza di uno stimolo acustico esterno, nella sua forma più grave può influire anche sulla salute emotiva e sul benessere sociale delle persone.

Con questa ricerca, che è stata condotta dagli epidemiologi dell’Istituto, Silvano Gallus e Alessandra Lugo, in collaborazione con esperti dell’Università britannica di Nottingham, dell’Università di Ratisbona in Germania e dell’Università-Watt in Malesia, si tratterebbe del primo studio che si è concentrato sull’esaminare in modo rigoroso la prevalenza dell’acufene su un campione rappresentativo della popolazione adulta di 12 Stati membri dell’Ue, pari all’80% della popolazione dell’Unione più l’Inghilterra.

Da qui la possibilità ora di avere a breve periodo dei nuovi farmaci.

photo crediti viverepiusani

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.