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E’ stata allestita a Milano per il centenario della sua nascita, una mostra aperta da ieri, 8 ottobre, e dedicata a Giovanni Testori. Che resterà aperta al pubblico sino al prossimo 23 gennaio 2023, e che ha fa come fine ultimo, e principale, quello di far riscoprire questo grandissima artista, mai dimenticato ed inedito.

L’Associazione Giovanni Testori infatti, è riuscita a recuperare un importante nucleo di dipinti e disegni riemersi dopo vent’anni di oblio, creati dall’artista che, oltre ad essere stato un grande pittore e scrittore del nostro Novecento italiano, è stato anche poeta, regista, drammaturgo, nonché critico d’arte.

Inaugurata a Casa Testori, Novate Milanese (Milano) dove Testori nacque nel 1923, la mostra, dal titolo ‘Testori Ritrovato’, ripercorre il cammino dell’artista che da pittore si fece le ossa sul paesaggio e la natura morta, nella Milano bombardata e poi liberata e si interroga sul ritorno della pittura d’avanguardia nelle chiese, arrivando fino alla grande Crocifissione, uno dei capolavori di quegli anni esposti e ultima opera realizzata, prima di abbandonare la pittura per circa 20 anni. Per ributtarsi a capofitto tra pennelli e tele negli anni ’70, fino ad arrivare alla riscoperta del bianco, capovolgendo il concetto cromatico di non colore.

Il bianco come nebbia leggera dei Nudi Femminili, o della natura morta, fatta di verdure e fiori domestici, descritti come reperti archeologici ripuliti dalla terra, o animali spennati, quasi fossero stesi su di un tavolo di marmo di una cuoca. Freschezza e inquietudine, tanto ancestrale quanto domestica, che fa di queste Nature morte forse le opere più sorprendenti e suggestive dell’artista e della mostra in programma a Novate Milanese.

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