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Nei primi tre mesi dell’anno 2019 sono stati registrati oltre 110mila casi di morbillo nel mondo, il 300% in più rispetto allo stesso periodo dell’anno passato. A riferirlo è l’Unicef, in occasione della Settimana mondiale delle Vaccinazioni. Nel 2017, ricorda l’agenzia Onu per l’infanzia, circa 110mila persone sono morte, per lo più bambini, a causa della malattia, con un aumento del 22% rispetto al 2016. Due dosi di vaccino contro il morbillo sarebbero invece essenziali per proteggere i minori dalla malattia.

Tra il 2010 e il 2017, sono oltre 21 milioni di bambini all’anno che non hanno ricevuto neanche la prima dose del vaccino. In questo contesto, non brillano nemmeno i Paesi ricchi come gli Stati Uniti sono in cima alla classifica dei Paesi ad alto reddito con il maggior numero di bimbi che non hanno ricevuto la prima dose di vaccino contro il morbillo.

L’Italia è al quinto posto con 435.000 bambini non vaccinati. «Il morbillo è ancora troppo contagioso», sottolinea Henrietta Fore, Direttore generale dell’Unicef. «È importante – secondo Fore – non solo ampliare la copertura ma anche mantenere i tassi di vaccinazione alle dosi più adatte per creare un ombrello di immunità per tutti».

Tuttavia in Italia, osserva l’Istituto, dal 2013 al 2016 è stata registrata una diminuzione delle coperture vaccinali per diverse malattie prevenibili, che ha portato alla legge sull’obbligo.

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