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La sedentarietà è il male del secolo. Fa male non solo al corpo ma anche alla mente. E anche fra i più giovani, infatti, non praticare attività fisica aumenta il rischio di avere sintomi depressivi fra gli adolescenti. Lo ha dimostrato uno studio condotto dalla University College London che ha osservato comportamento e umore di oltre 4.200 adolescenti. Nei quali è emerso che queste persone, più erano inattive e maggiore era il rischio che presentavano un umore basso e altre manifestazioni legate alla depressione… come scarsa concentrazione e attenzione, a 18 anni. I risultati sono stati resi noti sulla rivista scientifica The Lancet Psychiatry.

Essere sedentari, dicono gli esperti, aumenta il rischio di malattie (e mortalità). Ma non si pensava che potesse avere anche un effetto negativo sull’umore, non solo degli adulti, ma anche dei più piccoli. Per stimarlo, gli scienziati hanno coinvolto in uno studio più di 4.200 ragazzi collegando attività fisica praticata e probabilità di sviluppare sintomi depressivi. In particolare hanno collegato la quantità di movimento abitualmente svolto durante la giornata per alcuni giorni alle età di 12, 14 e 16 anni, mettendola in relazione con l’umore basso una volta raggiunta la maggiore età.

I ricercatori hanno considerato azioni e passatempi come camminare anche a passo lento, suonare il pianoforte o dipingere fra le attività fisiche ad intensità leggera. Mentre andare in bicicletta o correre fra quelle più impegnative, con intensità da moderata a forte. Per valutare la quantità giornaliera di moto svolto dai partecipanti utilizzando accelerometri che rilevavano la presenza e l’intensità del movimento.

Ebbene? Gli adolescenti di 12, 14 e 16 anni che trascorrevano quasi tutta la giornata seduti o comunque dediti ad attività che non richiedono alcuno sforzo fisico presentavano un rischio più alto del 30% di avere sintomi depressivi a 18 anni. I sintomi, misurati con un questionario quando i partecipanti sono diventati maggiorenni, comprendevano umore basso, scarsa concentrazione, perdita di interesse verso varie attività.

I ricercatori hanno allora concluso che dai 12 ai 16 anni cala di almeno un’ora il tempo quotidiano occupato in attività fisiche leggere, da circa 5 ore e mezzo a 4 ore e mezzo al giorno. Mentre le ore di sedentarietà (escluso il sonno) salgono da circa 7 a 8 e mezzo. Tante, se si considera che ogni ora di sedentarietà in più fa crescere circa del 10% i punteggi legati ai sintomi depressivi e che al contrario ogni ora di movimento leggero leva un 10%.

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