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Secondo un rapporto pubblicato sul ‘New England Journal of Medicine’, il farmaco antivirale sperimentale Remdesivir funziona, davvero. Stando allo studio, infatti, sarebbe in grado di accorciare i tempi di guarigione.

A dirlo, un’analisi preliminare, che si è basata sui dati del trial terapeutico adattivo Covid-19 (Actt). Lo studio in questione, è stato sponsorizzato dal National institute of allergy and infectious diseases (Niaid), guidato da Anthony Fauci, considerato universalmente un luminare della virologia.

Dallo studio, partito il 21 febbraio scorso, si evidenzia infatti come remdesivir sia stato benefico soprattutto per i pazienti ospedalizzati con forma grave di Covid-19. Questi avevano bisogno di ossigeno supplementare. Complessivamente, sono stati presi sotto osservazione 1.063 partecipanti in 10 Paesi in 58 giorni, facendo emergere che vi è un tasso di mortalità a 14 giorni del 7,1% per chi è stato trattato con Remdesivir rispetto all’11,9% per chi ha subito un trattamento placebo. In ogni caso, la differenza di mortalità non è risultata statisticamente significativa. Gli autori dello studio sottolineano come i risultati supportino l’uso di Remdesivir come terapia standard per i pazienti ricoverati in ospedale con Covid-19 e che richiedono una terapia con ossigeno supplementare.

A oggi, 120 farmaci sono in fase di studio come trattamento per il Coronavirus. Questi potrebbero fornire un percorso molto più rapido per uscire dalla crisi piuttosto che aspettare un vaccino, secondo un documento pubblicato nelle scorse settimane. Gli autori dello studio, hanno affermato che se uno qualsiasi dei farmaci oggetto di sperimentazione fosse moderatamente efficace, trasformerebbe il profilo della pandemia e il modo in cui i politici affrontano il virus.

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