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E’ stato definito reato lo spinello di gruppo. A deciderlo la Cassazione, che chiarisce che è “sempre punibile chi detiene illecitamente sostanze stupefacenti o psicotrope che per quantità, ovvero per modalità di presentazione appaiono destinate ad un uso non eslcusivamente personale“.

Così, la Quarta sezione penale con sentenza 6374, ha convalidato la condanna per l’uso di stupefacenti nei confronti di tre ventenni bresciani. Secondo la Suprema Corte, infatti “non può più farsi rientrare nella ipotesi di uso esclusivamente personale il cosiddetto uso di gruppo, giacché l’acquisto per il gruppo implica ‘ex se’ che la droga non sia destinata ad uso eslcusivamente personale”. Piazza Cavour osserva ancora che e’ “penalmente rilevante e quindi punibile la detenzione di sostanze stupefacenti destinata al cosidetto uso di gruppo perche’ l’irrilevanza penale dopo l’intervento normativo della legge 49 del 2006 attiene solo all’uso personale“.

La Cassazione sottolinea che a causa del “mutato quadro legislativo” non è più possibile “fare rientrare nell’ipotesi di uso esclusivamente personale la fattispecie di ‘uso di gruppo’ all’interno della quale è inclusa sia l’ipotesi di un gruppo di persone che dà mandato ad una di esse di acquistare droga, sia l’altra ipotesi in cui l’intero gruppo procede all’acquisto di droga, destinata al consumo collettivo”.

Il legislatore, ha come scopo, quello di “inibire, in un modo più severo, ogni attività connessa al traffico di sostanze stupefacenti, tant’è che ha equiparato ogni tipo di droga, eliminando così, la distinzione tabellare preesistente”.

A tal fine, la Quarta sezione penale prende le dovute distanze dai colleghi della Sesta sezione penale che nel gennaio 2011 consideravano “non punibile il consumo di gruppo di sostanze stupefacenti, nell’ipotesi del mandato all’acquisto collettivo ad uno degli assuntori, e nella certezza originaria dell’identita’ degli altri, anche dopo le modifiche apportate dalla legge 49 del 2006″, la Fini- Giovanardi“.

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