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Enrico Letta ha sciolto la riserva accettando, così, di formare il 62esimo governo della Repubblica italiana.

Letta davanti ai media al Quirinale ha annunciato la lista dei suoi ministri, in una squadra targata soprattutto Pd, Pdl e Scelta civica, “con un record di presenza femminile e una compagine ringiovanita“, con tre dicasteri chiave affidati a tecnici: l’Economia va infatti al direttore generale di Bankitalia Fabrizio Saccomanni, la Giustizia al prefetto ed ex ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri e il Lavoro e Politiche sociali al presidente dell’Istat Enrico Giovannini.

Vicepremier e ministro dell’Interno è il segretario del Pdl, Angelino Alfano. Agli Esteri, Emma Bonino, radicale e non più parlamentare.

Sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Filippo Patroni Griffi.

Altri ministri con il portafoglio sono: Mario Mauro (Scelta civica) alla Difesa; Flavio Zanonato (sindaco Pd di Padova) allo Sviluppo economico; Maurizio Lupi (Pdl) a Infrastrutture e Trasporti; Nunzia De Girolamo (Pdl) alle Politiche agricole; Maria Chiara Carrozza (Pd) all’Istruzione, Università e Ricerca; Beatrice Lorenzin (Pdl) alla Sanità; Andrea Orlando (Pd) all’Ambiente; Massimo Bray (Pd) ai Beni culturali e Turismo.

Ministri senza portafoglio: Dario Franceschini (Pd) ai Rapporti con il Parlamento; Gaetano Quagliariello (Pdl) alle Riforme costituzionali; Enzo Moavero Milanesi (Scelta civica) agli Affari europei; Graziano Delrio (Pd) agli Affari regionali; Gianpiero D’Alia (Scelta civica) alla Pubblica amministrazione; Carlo Trigilia alla Coesione territoriale; Josefa Idem alle Pari Opportunità, Sport, Politiche giovanili; Cecile Kyenge all’Integrazione (medico).

Per il presidente della Repubblica, in questo momento del Paese, non si poteva fare meglio. E’ una squadra politica, che si auspica possa fare bene, per risollevare le sorti dell’economia italiana. Domani si terrà il giuramento.

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