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Sono trascorsi 13 anni dall’omicidio di Serena Mollicone, la giovane di 18 anni di Arce, in provincia del Frosinone, il cui corpo senza vita venne ritrovato in un bosco del Frusinate, ma non si sa ancora chi sia il colpevole.

Rinvenuta solo un’impronta digitale lasciata da un investigatore durante gli accertamenti. Esito negativo, anche in merito al test del Dna effettuato su 310 persone. Il profilo biologico rinvenuto sugli abiti della ragazza è ancora sconosciuto. Per questo motivo il procuratore capo della Repubblica di Cassino, Mario Mercone, ha deciso di lanciare un appello ai complici dell’assassino, affinché dicendo che “La morte, anzi il femminicidio di Serena non può e non deve restare impunito“.

A tal fine, “per poter arrivare ad una verità ora abbiamo bisogno della collaborazione di chi, ormai da troppo tempo, tace”. E continuando Mercone, ha sottolineato che “Nonostante le tante difficoltà oggettive riscontrate in questi anni abbiamo fatto il possibile per arrivare ad una soluzione. Purtroppo non sempre tutto è semplice”.

Intanto le indagini sono ad un punto morto.

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