Spread the love

Che l’Italia fosse nel mirino dell’Isis non è una novità. Tutti ricorderanno le minacce dirette alla capitale (e la reazione ironica dei romani) di due anni fa, con tanto di hashtag #We_Are_Coming_O-Rome. Ma dopo l’attentato di Barcellona, la possibilità di un attentato in Italia sembra essere ora salita alle stelle. Anche in seguito alle recenti minacce rilanciate da Site, l’associazione di monitoraggio dei network jihadisti guidata da Rita Katz.

Agli inizi di aprile di due anni fa, nel 2016″, secondo quanto ricorda La Repubblica, “le minacce con il riferimento alla capitale erano state diffuse in un messaggio audio del portavoce Abu Hassan al-Muhajir: ‘Quando verrà l’alta marea sarà la conquista di Bagdad, Damasco, Gerusalemme, Amman, Costantinopoli, Teheran e Roma’. Il 28 aprile sul web erano apparse foto con messaggi minacciosi a firma Islamic State sullo sfondo di alcuni luoghi-simbolo italiani, sia di Roma che di Milano. E in una foto, scattata in autostrada nel Milanese, si leggeva l’indicazione “Venezia”.

Ma per i servizi segreti non c’erano ‘nuovi concreti elementi di allarme’. Ora invece la minaccia si fa più concreta, reale.

“Il 20 gennaio di quest’anno”, prosegue il quotidiano, “un filmato era poi stato diffuso da Halab Wilayah, Centro media del governatorato di Aleppo: in un cielo inquietante che annunciava allo stesso tempo distruzione e una nuova alba, compariva l’immagine dell’Anfiteatro Flavio conquistato dalle bandiere nere islamiche: “La promessa sarà mantenuta: conquisteremo Roma”.

A febbraio era girata anche un’intervista del fondamentalista islamico inglese Anjem Choudary, in cui minacciava lo Stato italiano annunciando che i combattenti del Daesh “conquisteranno Roma per affermarvi la Sharia”.

“A giugno è stata la volta del presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, – prosegue Repubblica – accusato dal Califfato per la influente presenza del nostro Stato in Libia. Un video pubblicato su Youtube e intitolato “Stato islamico – questo è ciò che abbiamo promesso ad Allah e al Suo Messaggero” contiene molteplici minacce all’Italia, agli Stati Uniti e a tutti i Paesi che in questi anni stanno cercando di debellare Daesh”.

“Il Viminale in questi giorni sta proseguendo e intensificando la politica delle espulsioni dei cittadini stranieri ritenuti potenzialmente pericolosi”, si legge sul Sole 24 Ore. Espulsi di recente due marocchini e un siriano. Con questi rimpatri, 70 nel solo 2017, salgono a 202 i soggetti gravitanti in ambienti dell’estremismo religioso espulsi con accompagnamento nel proprio Paese dal gennaio 2015 ad oggi.

Anche dopo l’attentato di Barcellona, in Italia resta l’allerta 2, che è già al massimo grado, un gradino sotto a quello dell’’attacco in corso. Ma il ministero dell’Interno “ha chiesto alle Forze di tenere elevato il livello di vigilanza, rafforzando sul territorio le misure di sicurezza a protezione degli obiettivi ritenuti più a rischio, soprattutto nei luoghi turistici”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.