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La marina militare della Gran Bretagna è intenzionata ad un’azione di forza in Siria, chiedendo, intanto, il supporto degli Stati Uniti d’America, come conseguenza, del presunto attacco chimico a Damasco dello scorso 21 agosto. Tale azione potrebbe partire a breve. A riferirlo, alcuni giornali britannici tra cui il Daily Telegraph online, che cita fonti governative britanniche. L’ipotesi, di una guerra, sarebbe stata discussa durante una telefonata, durata 40 minuti tra Cameron e Obama. Tale decisione verrà presa nel giro di 48 ore.

Il segretario di Stato americano John Kerry, avrebbe già telefonato al segretario generale dell’Onu per dirgli di avere “molti pochi dubbi” sull’uso di armi chimiche in merito all’attacco del 21 agosto.

La Russia, da parte sua, come già fatto anche l’Iran ieri, avrebbe messo in guardia gli Usa sulle conseguenze “estremamente gravi” che avrebbe un intervento militare in Siria.

La Francia, invece non avrebbe ancora deciso se intervenire oppure no. Il ministro degli Esteri, Laurent Fabius, in un intervista alla radio Europe 1 ha detto che “non è stata ancora presa alcuna decisione”. La Turchia, al contrario, vuole partecipare. Lo ha riferito il ministro degli esteri turco Ahmet Davotoglu al quotidiano Milliyet.

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