Sembra che esista una stretta correlazione tra l‘impulsività dei bambini e il gioco d’azzardo.
Ad affermarlo uno studio americano pubblicato sulla rivista “Addiction” e segnalato anche dalla newsletter del Dipartimento italiano delle politiche antidroga.
Pare, infatti, che il principale “identikit” del giocatore d’azzardo, risulta essere: maschio, celibe e con licenza di scuola media, oltre ad aver presentato dei comportamenti impulsivi sin dall’infanzia.
Secondo i dati che sono stati riportati dall’analisi, la quale ha coperto in un arco di tempo di circa 30 anni, le caratteristiche salienti del giocatore patologico tipo, emergerebbe dunque questo profilo: è maschio il 53,5%, non è mai stato sposato il 41,4%, ha solo la licenza di scuola media il 27,6% e spesso presentava comportamenti infantili impulsivi sin da piccolo il 24% contro il 6,9% no.
Ciò a dire degli esperti, dimostrerebbe che il comportamento impulsivo nella prima infanzia rappresenta senz’altro un fattore di rischio significativo, che può aumentare di 3 volte la possibilità di poter poi sviluppare da grande forme di gioco d’azzardo patologiche.