In ufficio, pare che il 25% degli impiegati soffra di noia cronica e finisca con lo sfogarsi ingozzandosi di snack e altro cibo spazzatura.
Ad affermarlo è stato un recente studio britannico, condotto da alcuni scienziati della University of Central Lancashire.
I risultati emersi, sono stati poi illustrati in occasione della annuale conferenza della British Psychological Society, dai quali si evincerebbe che la ricerca si è concentrata su un campione di 102 lavoratori d’ufficio, facendo loro compilare degli apposti questionari, redatti dal team con a capo il professor Sandi Mann.
Da un’analisi delle loro risposte, questi ricercatori hanno potuto poi scoprire che un impiegato su quattro soffriva di noia cronica sul posto di lavoro e che puntualmente la sfogava poi mangiando patatine, snack e altro contenuto nelle macchinette automatiche.
Noia che oltre ad incidere sulla salute, influenzerebbe negativamente anche sulla concentrazione e la produttività dei lavoratori. Così dallo studio è emerso che il 50% degli annoiati commette errori su lavoro e con la stessa percentuale, pensa di lasciare il lavoro.
Ebbene, secondo il ricercatore, colpa sarebbe della mole di lavoro troppo scarsa, che porta ad avere ripercussioni per i punti morti durante la giornata non impegnando a sufficienza la persona, demotivandola e facendole perdere la giusta concentrazione.