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La procura di Taranto, dopo una lunga requisitoria del pm Buccoliero, ha chiesto l’ergastolo per Sabrina Misseri e la madre Cosima Serrano, accusate dell’omicidio della piccola Sarah Scazzi. Inoltre, sono stati chiesti 9 anni per il padre di Sabrina, Michele Misseri, e 8 anni per il nipote Cosimo Cosma.

Ricordiamo che la piccola Sarah, fu uccisa il 26 agosto del 2010 all’età di 15 anni. Cosima Serrano e la figlia Sabrina rispondono ora per concorso in omicidio volontario, sequestro di persona, mentre Michele Misseri per occultamento di cadavere. Quest’ultimo si è più volte accusato del delitto fornendo durante gli interrogatori nel corso delle indagini versioni differenti dei fatti. Allo stato attuale è libero, mentre la moglie e la figlia sono in carcere a Taranto.

Il pm Buccoliero ha concluso la sua requisitoria che si era svolta il 25 e 26 febbraio, con l’intervento del procuratore aggiunto Pietro Argentino.

Buccoliero ha così spiegato le motivazioni delle condanne “La procura della Repubblica è costretta a chiedere queste condanne (all’ergastolo, nrd) per le modalità dell`azione, la capacità a delinquere, i modi, i luoghi. Sarah è morta dove è stata cresciuta. E` entrata in quella casa per andare a mare, è uscita in lacrime, è stata ripresa in lacrime, riportata in casa in lacrime ed uccisa in lacrime. Lacrime che non hanno sortito alcun effetto“.

E continuando il pm ha aggiunto “L`omicidio è durato dai tre ai cinque minuti. Lei ha capito in quei minuti che stava morendo per mano di chi diceva di volerle bene. Nessuna delle due donne ha avuto un momento di resipiscenza, fermarsi e dire che stiamo facendo“.

E ha concluso “E subito dopo è scattata l`organizzazione, con ruoli specifici, l`istinto di conservazione. Ripeto, signori della Corte, ciò che ho detto ieri, è mancata la pietà umana quel giorno“. Nel sentire queste parole Sabrina Misseri è scoppiata in lacrime mentre Michele Misseri e Cosima Serrano sono rimasti impassibili.

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