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Angelino Alfano, nel corso della riunione dei governativi del Pdl ha annunciato la scissione e la nascita di gruppi autonomi che si chiameranno ‘Nuovo centrodestra‘, motivando tale decisione con queste parole “Questa mia scelta di non aderire a Forza Italia, nasce dal fatto che queste settimane mi hanno dato la riprova di quanto abbiano prevalso le forze più estreme all’interno del nostro movimento politico“.

Il vicepremier ha confermato però, l’appoggio a Silvio Berlusconi spiegando “Sento fortissimo il bisogno di ribadire che in questi 20 anni non abbiamo sbagliato speranze, ideali e persona. Siamo amici del presidente Berlusconi a cui ribadiamo amicizia e sostegno. Lo sosterremo all’interno del governo a iniziare da una giustizia più giusta e dall’abbassamento delle tasse”.

Aggiungendo anche “Saremo attaccati, ma non avremo paura, combatteremo per affermare le nostre idee. Questa sera abbiamo un buon alleato, la nostra buona coscienza”.

A nulla è servito dunque l’appello all’unità lanciato da Berlusconi che in una lettera ai parlamentari del Pdl a 24 ore dal Consiglio nazionale aveva ribadito come fosse “indispensabile restare uniti e lavorare insieme” sottolineando però “Chi non si riconosce nei nostri valori e chi non crede in Forza Italia è libero di andarsene“.

E Raffaele Fitto è subito intervenuto su tale scissione dicendo “i nostri programmi e i nostri elettori. Il vero popolo di centrodestra giudicherà”.

Ma subito dopo sono arrivate anche le dimissioni del presidente dei senatori del Pdl Renato Schifani e del vicepresidente Giuseppe Esposito.

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