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Tuttoperlei.it ha intervistato l’attrice italiana, di cinema, teatro e tv, Guia Jelo. Di origini siciliane, molto popolare nella sua terra, soprattutto a Catania, la sua città, ma anche a livello nazionale.

Tant’è che Guia ha all’attivo ruoli da coprotagonista, antagonista e caratterista. Si è formata al Teatro Stabile di Catania, negli anni settanta ha lavorato con il maestro Giuseppe Di Martino e con Giorgio Strehler, al Piccolo di Milano.

In ambito cinematografico ha recitato come interprete in film come ‘Ragazzi fuori‘ di Marco Risi(1990), ‘La scorta‘ di Ricky Tognazzi (1993), ‘Panarea‘, regia di Pipolo (1997), ‘E adesso sesso’, regia di Carlo Vanzina (2001), ‘Volesse il cielo!‘ regia di Vincenzo Salemme (2002), ‘W Zappatore‘ regia di Massimiliano Verdesca (2011), ‘Antonio e Fellini‘ cortometraggio per la regia di Marco Russo Di Chiara (2012), ‘C’è sempre un perché’ regia di Dario Baldi (2012), ‘La domenica del signore‘ regia di Gianni Virgadaula (2013), e tanti altri.

Ha partecipato inoltre al festival di Cannes nel 1994, in terna candidata, alla Palma d’oro, per il film ‘Le buttane‘ di Aurelio Grimaldi, con il quale ha girato diversi film come protagonista.

In tv è apparsa nelle fiction ‘La Piovra 9‘, ‘Il Commissario Montalbano‘, ‘Incantesimo 7 e 8‘, ‘La vita rubata‘, ‘Agrodolce‘, ‘Il sangue e la rosa‘, ‘L’onore e il rispetto‘, ‘Io non dimentico‘, ‘Io ti assolvo‘, ‘Don Matteo‘, ‘I Cesaroni 3‘, ‘Un posto al sole‘, ‘Pupetta, il coraggio e la passione‘, e molte altre.

In teatro ha interpretato testi di Pirandello, Verga, Martoglio, Rosso di San Secondo; venendo molto apprezzata come interprete, da registi come Giorgio Strehler, Lamberto Puggelli e Walter Manfrè.

A Guia abbiamo chiesto:

Ci racconti, come è nata la passione per la recitazione?

Molti attori subiscono questa domanda. In realtà la nascita di questa passione non è come un parto che ha dei tempi di gestazione, è senza tempo e nasce insieme a noi. E’ la passione stessa di recitare che ti fa nascere. Succede! Il grande Turi Ferro, mostro sacro, rarissimo gioiello del teatro italiano e siciliano, mi ha vista per caso recitare con mio zio Fernando Jelo con cui ho iniziato e convinto del mio talento mi ha affidato a sua moglie Ida Carrara, altro mostro sacro di sublime maestria artistica, perché mi curasse ai fini di istradarmi in questa professione, togliendomi al “foro” (io sono un avvocato penalista mancato). Mi sono sentita sempre motivata e responsabile e non vorrei mai deludere la fiducia e la stima nei miei confronti della famiglia Ferro, sia nel passato che nel futuro. Ora lavoro, ogni tanto con la bravissima figlia Francesca Ferro Carrara. Spesso insegno recitazione istradata dalla grande Mariangela Melato e non ho bisogno di insegnare ai miei allievi la passione perché sono loro che la rinnovano in me (Guai se non ci riuscissi…Sarei troppo povera!).

Hai all’attivo molte partecipazioni come coprotagonista, antagonista e caratterista, ci parli, di qualche ruolo, da te interpreto, che ti è rimasto particolarmente a cuore?

E’ difficile rispondere. E’ come chiedere ad una madre qual è il proprio figlio preferito, ma posso dirvi che ha segnato la mia carriera in Rai: ‘La vedova La Pecora’ protagonista del primo episodio del commissario Montalbano: ‘Ladro di merendine’. E a Mediaset tutti i ruoli in cui ero la mamma di Manuela Arcuri. Penso sempre, con nostalgia e tanto desiderio, di ripetere il successo avuto con Fabio Massimo Lozzi, che mi ha diretto in “Stare Fuori”, uno dei miei migliori film con cui ho vinto il festival di Napoli come migliore attrice protagonista. E naturalmente amo tutti i film di Aurelio Grimaldi, con un pensiero particolare a ‘Le Buttane’ con cui sono stata candidata alla Palma d’oro nel 1994 al Festival di Cannes. Gli ultimi miei due successi cinematografici sono: ‘L’erede'(un noir) di Michele Zampino protagonista con Alessandro Roja, con cui ho vinto a Busto Arsizio, e ‘W Zappatore’ di Massimiliano Verdesca. Ma voglio anche ricordare, come prodotto televisivo, che ho avuto l’onore di fare un ruolo da protagonista accanto a Corrado Pani, nel suo ultimo lavoro prima che morisse, per la Rai in ‘Un caso di Coscienza 1’, nell’episodio ‘Black out'”.

Guia, c’è qualche differenza nel recitare al cinema, al teatro o in tv?

Io non vivo le differenze. Faccio l’amore con tutti e tre, cercando di dare al personaggio che interpreto e prendere dal personaggio verità ed emozioni. Il teatro è mio marito, il cinema è il mio amante e la tv è il mio fidanzato.

Il 14 febbraio 2008 grazie al debutto al Teatro Metropolitan di Catania con lo spettacolo ‘La Lupa’ di Giovanni Verga (riduzione elaborata da te e da Turi Giordano, che ha firmato anche la regia, e con musiche di Matteo Musumeci), sei stata candidata, in terna, come ‘migliore attrice protagonista’, agli oscar olimpici. Ci spieghi cosa ha significato per te?

Spiegare che significato ha per me ‘La Lupa’ e l’enorme successo che ho avuto in Sicilia è come spiegare il mio essere siciliana. Mi sono buttata in mezzo al magma del mio Etna, ma senza bruciarmi. Per un’attrice siciliana del mio tipo interpretare la ‘Gna Pina’ detta Lupa senza orpelli, né oleografiche finzioni, né esagerazioni erotiche, né virtuosismi linguistici, è come una specie di dovere“.

Nel 2013 hai ricevuto il premio alla carriera ‘MizzicaFILM’ e il “Premio alla Sicilia” in omaggio alla tua carriera. Cosa hanno rappresentato per te questi due importanti riconoscimenti?

Devo dire che non sono stati gli unici. Sono stati forse, diversamente dagli altri però, segnalati su Wikypedia. Ma sono tutti (anche quelli non citati) riconoscimenti siciliani della mia terra ed hanno quindi appunto rappresentato questo. Riguardo al ‘MizzicaFilm’, è stato molto divertente e pittoresco.

Guia, nel corso della tua carriera hai collaborato con diversi registi italiani. C’è qualcuno con il quale non è nata ancora una collaborazione, e con il quale speri possa nascere?

Ahahah! Mi viene da ridere! Ma che domande! Io vorrei lavorare con tutti! Adoro i registi italiani da Ozpetec a Virzì, da Sorrentino a Lucchetti ecc….

Puoi anticiparci qualcosa, sui tuoi attuali o prossimi impegni lavorativi?

Lavoro molto col teatro Stabile di Catania con cui riprenderò ‘Foemina Ridens’ di Giuseppe Fava nella continuazione del trentennale della sua morte. Uno spettacolo che mi dà un grande successo professionale ed artistico, ed una grandissima soddisfazione emotiva e sentimentale nei confronti del grande martire della mafia. Inoltre sono la prima attrice del teatro Vitaliano Brancati di Catania con cui sto girando, in estiva, al fianco di Tuccio Musumeci negli spettacoli: Il ‘Contravveleno’ di Martoglio e ‘Aragoste di Sicilia’. E per concludere riprenderò la messa in scena della mia ‘Carmen’ – Teatro Danza. In televisione aspetto notizie su una fiction di Mediaset e sono ottimista. In cinema sarò nel prossimo film che inizio a girare ad Ottobre di Andrea Camilleri per la regia di Rocco Mortelliti“.

Guia è vero che hai origini nobili? Ce ne parli?

Si è vero. Ci tengo principalmente per rispetto a mio padre, a mio nonno e ai miei cugini. Della mia nobiltà mi addolora soltanto, e mi struggo, che porto al dito l’anello col mio stemma di famiglia, che spettava invece a mio fratello primogenito che non c’è più. Il mio casato è detto: Jelo di Lentini“.

Ci spieghi come mai, sin dall’infanzia sei vegetariana?

E’ una fortuna che io sia nata proprio così. Mia madre, pur essendo in casa tutti onnivori, lo ha capito e per non farmi morire di sofferenza mi ha cresciuto con lenticchie, formaggini e uova alla coque (non sono vegana).
Vivo l’alimentazione vegetariana con una felice consapevolezza e con un grande riguardo sia verso la mia salute che verso quella degli animali, che amo visceralmente
“.

Sappiamo che hai due figli, Vincenzo Filippo e Giovanna Adelaide (quest’ultima scenografa e costumista) che vivono a Catania e che ti hanno dato quattro nipoti: Gianfranco, Luigi, Guia (prima) e Guia (seconda). Come vivi il rapporto con loro, come madre e come nonna?

Bisognerebbe chiedere ai miei figli e ai miei nipoti ma siccome lo so con certezza rispondo io: come madre e come nonna sono strepitosamente meravigliosa, ineccepibile sotto tutti i punti di vista, adorata e adorante e anche abbastanza amica e confidente, ma un po’ apprensiva. Aggiungo che Dio mi ha dato la fortuna di poter oltre che amare anche stimare i miei due figli. Giovanna è un’eccellente scenografa e costumista, anche e soprattutto quando non lavora per me… Vincenzo fa un lavoro pubblico di grandissimo valore e responsabilità“.

Guia, ci parli di qualche tuo pregio e difetto?

Ho una miriade di pregi, sembra un fitto cielo stellato. Troppi pregi….ma vengono sovente annientati dai miei soltanto due difetti: l’ansia e l’insicurezza. Ma volete che vi cito qualche pregio? Sono buona, tanto buona e anche bona anzi ‘bonuccia’.

Un’ultima domanda..E’ vero che tra la fine degli anni settanta, e l’inizio degli anni ’80 sei stata legata al comico e poi attuale leader del Movimento Cinque Stelle, Beppe Grillo?

Si è vero! Chiedetelo anche a lui, ve lo confermerà scanzonato e orgoglioso….Siamo ancora affezionati l’uno all’altra, nelle nostre lontane vite e quando ci sentiamo ci commuoviamo. L’ultima volta che, recentemente, ci siamo incontrati a Catania, volendosi complimentare col mio stato di invecchiamento, mi ha chiesto, col suo solito humor, se per caso mi ero reincarnata”.

Tuttoperlei.it, ringrazia l’attrice Guia Jelo per la disponibilità e cortesia dimostrata, e invita tutti i lettori a seguirla nei suoi prossimi appuntamenti lavorativi.

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