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E mentre impazza sul web l’Ice Bucket Challenge, la campagna per la ricerca contro la Sla, un gruppo di ricercatori italiani ha dimostrato, per la prima volta, che è possibile diagnosticare precocemente la malattia.

Come? Grazie ad un esame di tomografia ad emissione di positroni (Pet) mediante un tracciante simile al glucosio già utilizzato per altre analisi di medicina nucleare.

Il risultato dello studio, è stato pubblicato su ‘Neurology’, e porta la firma di Adriano Chiò (direttore del Centro Esperto SLA dell’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino e della Scienza e Dipartimento di Neuroscienze dell’Università degli Studi di Torino) e della dottoressa Angelina Cistaro (ricercatrice del Centro PET IRMET di Torino).

Un tecnica dunque con una diagnosi accurata del 95%.

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