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Notizie non buone arrivano sul fronte della disoccupazione, che nel mese di giugno è salita al 12,7%, livello più alto rispetto a novembre 2014 (13%).

A renderlo noto è l’Istat, sottolineando anche che nell’ultimo mese di giugno i disoccupati sono 55.000 in più, anche rispetto al calo di inattivi (-18.000).

In aumento, inoltre, anche il tasso di disoccupazione nella fascia di età compresa tra i 15 e i 24 anni, ovvero riguardante l’incidenza dei giovani disoccupati rispetto al totale di quelli occupati o in cerca di lavoro, che si attesta al 44,2%, record che non si vedeva dall’inizio del ’77.

Brutta notizia dunque per il governo Renzi, che tanto aveva parlato di politiche occupazionali a partire dal Jobs Act.

A giugno il tasso di occupazione è dell’55,8%, in calo di 0,1 punti in termini congiunturali, invariato invece su base annua. Gli occupati sono in calo, 22,297 milioni, dello 0,1% rispetto a maggio (-22.000) e dello 0,2% su base annua (-40.000).

Sempre a giugno il numero degli inattivi è diminuito dello 0,1% rispetto al mese di maggio e dello 0,9% rispetto all’anno precedente.

Il tasso di inattività è diminuito rispetto al mese di maggio di 0,1 punti percentuali, passando al 35,9%, mentre è calato di 0,2 punti su base annua.

Nel mese scorso i contratti di lavoro in più (al netto dei settori lavoro domestico e Pubblica amministrazione) sono stati 61.098, calcolati come saldo tra quelli attivati e cessati. Ma per quelli a tempo indeterminato il saldo è stato negativo, pari a -9.768.

A maggio il saldo dei nuovi contratti era +178.176, 1.610 quelli a tempo indeterminato.

Il 7 marzo è entrato in vigore il contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti previsto dal Jobs Act, che non prevede la reintegra in caso di licenziamento economico, ma ad oggi risultati positivi da un punto di vista occupazionale non se ne vedono.

Inoltre, dal primo gennaio, le imprese che assumono in maniera stabile godono di sgravi anni contributivi fino a 8.000 euro per tre anni.

Nel periodo aprile-giugno, secondo i dati Istat rispetto al trimestre precedente il tasso di occupazione che quello di disoccupazione risultano in crescita di 0,1 punti percentuali, a fronte di un calo del tasso di inattività (-0,2 punti).

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