Nel quarto trimestre dell’anno precedente, secondo stime preliminari, l’indice dei prezzi delle abitazioni (IPAB) acquistate dalle famiglie, sia per uso abitativo che per investimento, ha visto una diminuzione dello 0,2% rispetto al precedente trimestre e dello 0,9% rispetto allo periodo dell’anno 2014 (era -2,3% nel trimestre precedente).
A rivelarlo l’Istat che spiega anche il perché, rispetto al 2010, nel 2015 i prezzi delle abitazioni sono diminuiti del 13,9% (-1,2% per le abitazioni nuove, -18,9% le esistenti).
Una progressiva riduzione dell’ampiezza della flessione tendenziale dei prezzi delle abitazioni che si conferma anche nel quarto trimestre del 2015, grazie soprattutto alle abitazioni esistenti, i cui prezzi, dopo il -2,8% del terzo trimestre, hanno registrato un calo pari all’1,0% nel quarto.
I prezzi della nuove abitazioni sono diminuiti su base annua, dice ancora l’Istat, dello 0,5% ( -0,9% nel terzo trimestre). Pertanto, il differenziale in valore assoluto tra la variazione tendenziale dei prezzi delle abitazioni esistenti e quella dei prezzi delle abitazioni nuove si riduce dello 0,5 punti percentuali (vale a dire dell’1,9 del trimestre precedente).
Ribasso congiunturale che è dinvece ovuto sia alla diminuzione dei prezzi delle abitazioni nuove (-0,5%) e, in misura piu’ ridotta per il calo delle abitazioni esistenti (-0,1%).
In media, nel 2015, i prezzi delle abitazioni sono diminuite del 2,4% rispetto al 2014 (quando la variazione media annua era stata pari a -4,4%). Calo imputabile sia ad una flessione del 2,8% dei prezzi delle abitazioni esistenti (dopo il -5,2% del 2014) che dell’1,3% dei prezzi delle nuove case(era -2,2% nel 2014).
Il ridimensionamento del calo in media d’anno dei prezzi delle abitazioni si e’ manifestato in presenza di segnali di ripresa dei volumi compravenduti (+6,5% secondo l’incremento registrato per il 2015 dall’Osservatorio del Mercato Immobiliare dell’Agenzia delle Entrate per il settore residenziale).