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I medici del Great Ormond Street Hospital di Londra che hanno in cura il piccolo Charlie Gard, 10 mesi, condannato a morire perché seconda la Corte Suprema dei diritti umani non ci sarebbe nessuna cura che possa salvarlo, hanno concesso più tempo ai genitori da trascorrere con lui prima di staccare la spina.

A darne notizia è Sky News.

“Difendere la vita umana, soprattutto quando è ferita dalla malattia, è un impegno d’amore che Dio affida ad ogni uomo”. E’ il tweet diffuso ieri sera da Papa Francesco in cui, senza citarlo esplicitamente, fa riferimento proprio al piccolo Charlie.

Non è quindi chiaro quando sarà staccata la spina al neonato affetto da una rarissima malattia che secondo i medici lo farebbe soffrire troppo. Lo hanno annunciato i suoi genitori, Chris Gard e Connie Yates, che hanno perso la battaglia legale arrivata fino alla Corte europea dei diritti umani per portare a proprie spese il bimbo negli Usa e tentare di salvarlo con una cura sperimentale.

Sconvolti e addolorati hanno lanciato uno straziante grido d’accusa contro le autorità giudiziarie.

“Noi e soprattutto Charlie siamo stati terribilmente abbandonati lungo tutto il processo, non ci è stato permesso di scegliere se nostro figlio potesse vivere e nemmeno quando e in che luogo dovesse morire”. Hanno invece ringraziato i tanti comuni cittadini che hanno dato sostegno allo loro causa, ad esempio donando soldi per raggiungere ben 1,4 milioni di sterline che sarebbero serviti per portarlo negli Stati Uniti e tentare di salvarlo.

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