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Secondo uno studio condotto negli ultimi cinque anni in oltre 285 centri e 30 Paesi in tutto il mondo, su più di 1000 pazienti tra i 18 e i 75 anni, affetti da colite ulcerosa moderata o severa, grazie all’Ozanimod, farmaco immuno-modulatore, è possibile bloccare i linfociti, cellule che giocano un ruolo chiave nelle malattie infiammatorie all’interno dei linfonodi.

Questo farmaco, impedirebbe infatti, di raggiungere gli organi dove si scatenano l’infiammazione e si danneggiano i tessuti.

Un farmaco che dicono i ricercatori è ben tollerato ed efficace, ed è stato in grado di controllare la malattia in pazienti per cui le altre terapie avevano fallito. Agendo sulla risposta immunitaria dell’organismo, ozanimod potrebbe aumentare il rischio dello sviluppo di infezioni opportunistiche (cioè causate da batteri o virus in organismi con un sistema immunitario compromesso), ma il profilo di sicurezza del farmaco è molto alto, grazie all’ampio numero di pazienti trattato, non solo all’interno di studi clinici per la sclerosi multipla e per la colite ulcerosa, ma anche per il morbo di Crohn (studio ancora in fase di completamento).

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