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La storia è quella di una giovane di Imola, Giulia Romano. Scomparsa prima di raggiungere il suo traguardo più bello per cui aveva tanto studiato.

Se n’è andata a 22 anni, il 23 maggio scorso, per un tumore che non le ha dato scampo. Le mancavano appena due esami e poi la tesi: sì, perché Giulia sognava di diventare un’insegnante di Lettere. La malattia non gliel’ha permesso. Ma a due mesi dalla sua morte è diventata comunque dottoressa.

I suoi genitori infatti hanno deciso che il suo sogno doveva diventare realtà. E sono riusciti nel loro difficile intento: il 23 luglio per la prima volta nella storia l’Università del Salento ha conferito una laurea post-mortem alla ragazza.

«Gliel’ho annunciato in ospedale» ha raccontato la madre Daniela «Non so se sia un caso ma in quel momento i battiti del suo cuore sul monitor sono aumentati». Aveva scelto la laurea triennale perché sognava poi di fare l’insegnante, Giulia, una passione per i classici greci e una, sportiva, per la pole dance. «Un giorno mi ha chiesto “se mai mi succedesse qualcosa non piangete, ricordatemi con un brindisi e un sorriso”» spiega ancora la madre che aggiunge «Mio marito e io sopravviviamo solo per il pensiero di averla avuta accanto nei 22 anni più belli della nostra vita».

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