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A causa del maltempo l’altro ieri, a Lamezia Terme si è consumata una vera e propria tragedia. Stefania Signore, una giovane manna di 30 anni era stata a prendere i figli dai nonni, a Curinga, e stava tornando a casa, a Gizzeria, insieme al figlio di 7 anni, travolti dalla piena nel lametino, e all’altro figlio di 2 anni che viene dato oggi ancora per disperso.

La donna, di Gizzeria, lavorava in un call center, mentre il marito, Angelo Frijia, fa il meccanico in un’officina. Il più grande dei figli, il cui cadavere è stato recuperato dai vigili del fuoco, poco lontano da quello della madre, aveva compiuto 7 anni il 25 settembre scorso.

Nel corso della notte era stato il marito della donna ad avvertire i vigili del fuoco del suo mancato rientro a casa. La vettura sulla quale viaggiava la donna era stata trovata con le quattro frecce accese e vuota a San Pietro Lametino, frazione di Lamezia Terme. Le ricerche sono concentrate nell’area dove, a distanza di 50 metri l’uno dall’altro, sono stati trovati i corpi della madre e del fratellino di 7 anni del piccolo disperso e dove sta operando da poche ore anche un cane molecolare del Soccorso Alpino.

«Seguo con apprensione l’evolversi degli eventi in Calabria dopo l’ondata di maltempo che ha colpito alcune aree della regione. Sono in contatto costante con il Capo del Dipartimento della Protezione Civile Angelo Borrelli che si sta recando sul posto per monitorare la situazione». Aveva scritto ieri sui social il presidente del Consiglio Giuseppe Conte.

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