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Un’iscrizione a carboncino supporta fa supporre che la data dell’eruzione del Vesuvio fosse ad ottobre e non ad agosto. È una delle ultime scoperte venute alla luce dagli scavi nella Regio V di Pompei. La scritta è, infatti, datata al sedicesimo giorno prima delle calende di novembre corrispondente dunque al 17 ottobre.

“Una scoperta straordinaria”. È così che il ministro dei Beni Culturali, Alberto Bonisoli, definisce il ritrovamento dell’iscrizione che cita la data del 17 ottobre del 79 d.c a supporto di quelle teorie che sostengono che l’eruzione possa essere avvenuta successivamente al 24 agosto.

Il ministro, che a breve sarà a Pompei, in una nota sottolinea “ciò che i nuovi scavi rappresentano, ossia l’eccezionale competenza del nostro Paese”.

L’iscrizione a carboncino, trovata a Pompei, a supporto della teoria che la data dell’eruzione fosse ad ottobre e non ad agosto del 79 d.c., Pompei, 16 ottobre 2018.
ANSA/ CIRO FUSCO

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