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Una celebre molecola, presente nel vino rosso, potrebbe diventare l’ingrediente di un nuovo trattamento anti-ipertensivo. A dirlo i ricercatori del King’s College di Londra, che hanno scoperto il meccanismo di funzionamento del resveratrolo, molecola ben nota e al centro di numerose ricerche scientifiche , ma i cui benefici non erano mai stati sfruttati.

I ricercatori, finanziati dalla British Heart Foundation, hanno messo in luce il meccanismo d’azione del resveratrolo, che interagisce con una proteina chiamata Pkg1a nella parete dei vasi sanguigni. Il resveratrolo aggiunge ossigeno alla proteina, portando i vasi a rilassarsi ed espandersi, provocando così ad un calo della pressione.

Tale team descrive i risultati ottenuti su topi da laboratorio, pubblicati su ‘Circulation’, aggiungendo però che occorrono ulteriori studi per verificare se la sostanza ha un effetto analogo anche sull’uomo. I quantitativi sufficienti di resveratrolo necessari per abbassare la pressione sanguigna non sono quelli di un bicchiere di vino rosso, ma l’equivalente di un migliaio di bottiglie al giorno. Ecco perché con molta probabilità si potrà creare qualche farmaco che lo contenga in dosi superiori.

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