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Giorgio Napolitano ha nominato Mario Monti senatore a vita: una scelta vista come un’investitura istituzionale in vista di un nuovo governo.
Il presidente della Repubblica, spinto dall’urgenza della crisi, ha impresso un’accelerazione e il ddl stabilità verrà varato già sabato pomeriggio.

Intanto, Silvio Berlusconi e Umberto Bossi sono divisi sulla possibilità che sia Mario Monti, il prossimo premier.

Il senatur non ci sta, così nella notte è andato via irritato dal vertice che si è tenuto a Palazzo Grazioli. Secondo delle Fonti parlamentari del Pdl sarebbe sarebbe un vertice molto acceso, e i leghisti non hanno nascosto il proprio disappunto per le scelte di via dell’Umiltà e di Berlusconi.

Anche gli ex An si sono detti ostili all’opzione Monti. Ma intanto Berlusconi, ha spiegato che il motivo per cui ha deciso di non puntare su Angelino Alfano per la guida di un governo di transizione è stato per non bruciarlo, dicendo che il Pdl, deve presentarsi con lui alle prossime elezioni.

Silvio Berlusconi sostiene anche che quella di Monti è stata una scelta ineludibile. Il premier ha ribadito l’urgenza di agire, nonché l’importanza di non sottovalutare questo particolare momento economico che sta vivendo l’Italia e la relativa necessità di assumere un comportamento responsabile in questa delicata fase politica.

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