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Arriva «Darshak», il telefono a prova di intercettazioni. Un’applicazione adatta a tutti gli smartphone Android, messa a punto da un ricercatore berlinese di origine indiana, Ravishankar Borgaonkar, un esperto di sicurezza che lavora al Dipartimento Telecomunicazioni al Politecnico di Berlino.

Creata allo scopo di capire se il telefonino è intercettato o no. Permette di disattivare la possibilità di captare le sue comunicazioni.

Rileva qualsiasi sistema che cattura le comunicazioni, cifrate attraverso l’identificativo IMSI (International Mobile Subscriber identity) le telefonate del malcapitato.

E’ il sistema di cattura, il più utilizzato dai servizi segreti e dagli investigatori privati, giacché non costa tanto, tant’è che è utilizzato anche dalle aziende che lavorano con i tribunali per le intercettazioni giudiziarie.

E’ un’applicazione realizzata dal ricercatore di Berlino che se si accorge della intercettazione sull’Imsi, e che può subito modificare il sistema di geolocalizzazione del telefonino vittima, e disconnetterlo dal network abituale, introducendo una piccola modifica al sistema operativo in grado di far uscire dalle intercettazioni.

Una tecnologia illustrata il 12 settembre a Londra durante una conferenza sulla sicurezza di computer e telecomunicazioni, ed offerta in sperimentazione al governo tedesco, che da tempo cercava sistemi di protezione più efficaci.

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