Sono stati condannati i tre medici imputati a Milano per la morte di Rosa Angela Larvogna, l’infermiera lodigiana di quarantasei anni morta nel maggio del 2015 dopo essersi sottoposta ad un intervento estetico alle palpebre.
Il gup Alessandra Clemente, nel processo con rito abbreviato, ha condannato a un anno, sette mesi e dieci giorni un chirurgo – che aveva già risarcito i familiari della vittima, a due anni e otto mesi un secondo chirurgo – che non aveva ancora risarcito la famiglia della povera donna uccisa – e a tre anni, sette mesi e dieci giorni un anestesista, che ha già versato il dovuto risarcimento alla famiglia di Rosa Angela Larvogna.
A causare la morte dell’infermiera sarebbe stato l’uso eccessivo dell’anestetico “Propofol”, che sarebbe stato somministrato alla vittima prima dell’intervento di blefaroplastica.