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e Casablanca partirà infatti, in via sperimentale, la somministrazione con un nucleo ristretto di volontari, 300 circa, con assistenza del servizio sanitario pubblico e il supporto delle associazioni di lotta all’Aids.

Il protocollo Prep approvato nel 2012 negli Usa, non è ancora in vigore in Europa, se si escludono solo Francia e Norvegia. Nel Regno Unito, invece, la Scozia ha dato parere positivo solo nell’aprile 2017.

L’associazione per la lotta all’Aids di Marrakech coordina i lavori. La terapia antiretrovirale preventiva è destinata a persone sane che siano fortemente a rischio di contagio. In Marocco, secondo i dati Onu diffusi nel 2016, sono 24 mila gli adulti colpiti dal virus Hiv, in maggioranza uomini, il 37% è rappresentato dalle donne (8.700), da 500 a 1000 i bambini di età inferiore ai 15 anni. I casi di nuova infezione, secondo lo studio, sono stati 1200 nel 2015 e 900 le morti per Aids.

Tra il 1990 e il 2015 la progressione delle infezioni è passata da 7500 casi ai 24 mila dell’anno scorso.

Le nuove infezioni si collocano prevalentemente tra la popolazione maschile, con una età compresa tra i 30 e i 49 anni, ma il dato sale poi al 34% nella fascia che va dai 15 e i 29 anni.

Sì, perché a rischio sono soprattutto i giovani, i giovanissimi e gli adolescenti.

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