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L’eccessivo consumo di alcol da giovani potrebbe avere serie conseguenze da adulti sullo stato di salute fisico e psichico causando, soprattutto, ansia e depressione.

Secondo gli studiosi della Loyola University, che hanno condotto uno studio diretto dal professor Tony Park, il Binge Drinking, vale a dire la problematica psico-sociale emergente soprattutto tra i giovani, che consiste nel bere ripetutamente in modo compulsivo fino ad ubriacarsi, può nuocere gravemente alla salute.

Chi lo fa ingerisce volutamente quantità ripetute di alcol in misura maggiore rispetto alle sue capacità psicologiche e fisiologiche. Il consumo si basa su almeno 5, 6 bicchieri, molte volte in modo quasi consecutivo e rapido, senza sorseggiare, trangugiando l’alcol tutto d’un fiato.

La cosa viene vista come un divertimento, un passatempo, un costume senza pensare alle ripercussioni sulla salute.

Ebbene i ricercatori hanno preso in esame topi da laboratorio adolescenti, dividendoli in due gruppi. Il primo gruppo è stato fatto ubriacare, tramite la somministrazione per tre giorni di dosi molto alte di alcol, fino a portare i valori ematici ad un intervallo tra 0,15 e lo 0,2%. Il secondo gruppo, invece, quello di controllo ha dovuto assumere dosi regolari di soluzione salina.

Dai risultati ottenuti si è evinto che i topi alcolisti presentavano un’alterazione permanente dell’apparato celebrale deputato alla produzione degli ormoni dello stress, i corticosteroidi.

Per gli scienziati questo fenomeno è causa anche di disturbi come ansia, depressione e stress.

E’ importante per questo che i genitori siano vicini ai propri figli in modo tale da accorgersi se c’è qualcosa che non va nel loro comportamento ed intervenire in tempo, facendosi aiutare da uno specialista.

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