Spread the love


Massimo Bossetti, in carcere dal 16 giugno per l’omicidio di Yara Gambirasio ha chiesto per la prima volta di essere interrogato dal pm.

Avrebbe deciso di raccontare la sua verità. Desiderio che, rivela l’Eco di Bergamo, verrà soddisfatto martedì. Il muratore di Mapello, ha sempre ribadito la propria innocenza ed è intenzionato ancora a farlo. Ieri ha nuovamente incontrato i suoi legali, Silvia Gazzetti e Claudio Salvagni, che sostengono che l’uomo è provato dall’isolamento ma sereno.

A carico di Bossetti, il ritrovamento del Dna sugli slip e i leggins della ragazza, nonché una serie di circostanze su cui gli investigatori stanno compiendo altri accertamenti: come ad esempio la sua utenza telefonica, che agganciò la stessa cella del telefono di Yara il pomeriggio del 26 novembre 2101 quando la ragazza sparì per essere poi ritrovata uccisa, nel campo di Chignolo d’Isola.

La Procura è in attesa di ricevere i risultati di altre consulenze: tra queste quella incentrata sull’analisi dei peli trovati sul cadavere della giovane vittima. Peli che sono sia umani, che animali (i cui primi esami rivelerebbero che non avrebbero un legame con Bossetti. I consulenti, però, dell’Università di Pavia non hanno ancora terminato tutte le indagini).

Altri accertamenti si riferirebbero invee, al Dna maschile e femminile, non ancora attribuiti, trovati nei guanti della ragazza. Un elemento ritenuto dagli inquirenti marginale per il quale non si aspettano grosse novità, perché i guanti sarebbero sempre rimasti nel giubbotto della ragazza, dove furono ritrovati.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.