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Siamo in piena crisi di governo. Il premier Enrico Letta in serata potrebbe salire già al Quirinale per concordare con il Capo dello Stato i prossimi passi da seguire. Poi dovrebbe esserci un intervento in aula. Nella giornata di ieri i ministri del Pdl e i sottosegretari si sono dimessi. Decisione che Letta ha definito un “Gesto folle per motivi personali“, avvertendo “O si rilancia il governo o è finita“.

Enrico Letta aveva deciso di congelare il decreto con la “manovrina”, mettendo il Pdl nella scomoda posizione di essere responsabile dell’aumento dell’Iva, avvertendolo “Se scatenerete la crisi sarete responsabili anche del pagamento dell’Imu e di una probabile crisi finanziaria. Guardate dov’é già schizzato lo spread…!”.

Da qui, la decisione dei ministri del Pdl di dimettersi, arrivata dopo un pranzo ad Arcore tra Silvio Berlusconi, la figlia Marina e i falchi del partito. E mentre per Fabrizio Cicchitto e il senatore Sacconi la “decisione andava presa”“, per il sottosegretario all’economia Alberto Giorgetti no, tant’è che ha ritirato le proprie dimissioni da parlamentare.

Maurizio Gasparri invece, appoggia le scelte di Berlusconi, spiegando che “Dopo la scelta di far saltare il patto di governo sull’Iva per la quale avevamo indicato la copertura non c’era altra strada“.

Guglielmo Epifani ritiene invece, che ci si trovi di fronte ad una grande “Irresponsabilità istituzionale”.

Mentre, il leader del Movimento 5 Stelle, la colpa è di Napolitano, e pertanto deve dimettersi.

Infine, nella giornata di venerdì, la giunta del senato dovrà pronunciarsi sulla decadenza del leader del Pdl.

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