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consumo noci
E’ boom della vendita di noci, questo frutto che può essere anche consumato secco torna sulle tavole degli italiani e nei momenti di pausa, quando si ha voglia di uno spuntino, di qualcosa da sgranocchiare.

Molto consigliate anche dai nutrizionisti. In Italia sono oltre 45 i milioni di chili che si consumano ogni anno facendo registrare un aumento del 60 per cento nel corso degli ultimi dieci anni.

Questi i dati diffusi dalla Coldiretti che spiega che “Le noci considerate in passato nemiche della linea, per il loro apporto calorico sono state successivamente rivalutate come preziose alleate della salute ed i consumi sono dunque lievitati. In Italia, se si pensa che negli anni ’70 si producevano circa 80 milioni di chili di noci all’anno da allora si è avuto un drastico ridimensionamento della produzione che ha fatto scendere il raccolto ad appena 11 milioni di chilogrammi su una superficie coltivata stimata pari a 9000 ettari di terreno, collocati soprattutto in regioni come Campania, Sicilia, Calabria, Piemonte, Emilia-Romagna, Veneto”.

Ripresa però che si è avuta a livello nazionale, ma l’aumento dei consumi, precisa ancora Coldiretti, viene soddisfatto soprattutto dalle importazioni, che sono oltre 35 milioni di chilogrammi di noci in guscio. Importazioni che provengono principalmente da USA, Francia e Cile, rispetto al 2000 che ne venivano importati appena 10 milioni di chilogrammi.

A cosa è dovuta questa impennata dei consumi? Certamente le caratteristiche dell’alimento, ricco di omega 3, validi antiossidanti naturali, e minerali e sostanze benefiche come calcio, ferro, fosforo, rame e zinco.

Diversi studi scientifici infatti, hanno evidenziato l’efficacia delle noci nei confronti di diverse patologie, dal colesterolo a problemi dell’apparato cardiovascolare.

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