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Addio a Carlo Giuffré, il noto attore napoletano di cinema, teatro, fiction tv, avrebbe compiuto il mese prossimo 90 anni. Nato il 3 dicembre 1928 ebbe successo anche grazie al sodalizio con il fratello Aldo, scomparso dieci anni fa, nel 2010.

Carlo Giuffrè si diplomò all’Accademia nazionale d’arte drammatica, iniziando poi a lavorare con il fratello Aldo a partire dal ’47. Due anni dopo la coppia fece il suo debutto al teatro con il grande Eduardo De Filippo.

In una fase più matura della sua carriera, insieme al fratello Aldo si avviò di nuovo al repertorio di Eduardo mettendo in scena, anche come regista, “Le voci di dentro”, “Napoli milionaria!”, “Non ti pago” e “Natale in casa Cupiello”.

Prestigiose e numerose le sue apparizioni sul grande schermo. Ricordiamo le ultime, “Pinocchio”, regia di Roberto Benigni (2002)
“Se mi lasci non vale”, regia di Vincenzo Salemme (2016).

Numerose anche le fiction tv. Fra queste degne di nota sono ‘Tom Jones’ (1960) e ‘I Giacobini’ (1962), diretto Edmo Fenoglio.

Carlo Giuffrè è uno dei volti più caratteristici dell’ultima fase dalla Commedia all’italiana. Ha regalato al genere personaggi come il Vincenzo Maccaluso di ‘La ragazza con la pistola’ (1968), il Silver Boy di ‘Basta guardarla’ (1971), il marito cornuto di ‘La signora è stata violentata!’ (1973) o l’instancabile amante di ‘La signora gioca bene a scopa?’ (1974). Nel 1971 ha condotto la ventunesima edizione del Festival di Sanremo.

Nel 2007, in occasione della consegna del tributo alla carriera assegnatogli dal “Premio ETI – Gli olimpici del teatro”, è stato insignito del titolo di ‘Grande Ufficiale dal Presidente della Repubblica’ portando in scena un altro grande classico del teatro di Eduardo, “Il sindaco del rione Sanità”. Successivamente ha interpretato in teatro “I casi sono due” di Armando Curcio e quindi “Questi fantasmi!”, ancora di Eduardo de Filippo.

L’ultima sua apparizione sul palco risale al 2015, con l’adattamento teatrale del film di Steven Spielberg “Schindler’s List”.

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