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A partire da mercoledì prossimo, da Milano a Catania e in altre dieci comuni italiani, alcuni agenti delle forze di polizia e non solo, gireranno per strada anche con una pistola elettrica esposta nella fondina.

Dopo qualche mese di formazione, è al via la sperimentazione vera e propria del taser, l’arma ad impulsi elettrici capace di inibire i movimenti dei soggetti colpiti. Ma non è l’unica vera e grande novità annunciata in questi giorni dal Viminale.

Sì, perché, parte anche una stretta sugli sgomberi. Il ministero degli interni Salvini, chiede infatti un censimento degli occupanti abusivi di immobili e più rapida risoluzione delle problematiche ad esso legate .

A sigillare il via libera alla prima fase di utilizzo del taser è stato proprio il ministro che ha spiegato sui social: “Aiuterà migliaia di agenti a fare meglio il loro lavoro. Per troppo tempo le nostre Forze dell’Ordine sono state abbandonate, è nostro dovere garantire loro i migliori strumenti per poter difendere in modo adeguato il popolo italiano. Orgoglioso del lavoro quotidiano delle forze di Polizia e Carabinieri”.

Dopo un iter partito nel 2014, il decreto per l’ok alla sperimentazione, affidata alla Polizia di Stato, all’Arma dei carabinieri e alla Guardia di finanza, era stato firmato lo scorso luglio quando erano state elencate le prime città: Milano, Napoli, Torino, Bologna, Firenze, Palermo, Catania, Padova, Caserta, Reggio Emilia e Brindisi. Le linee guida emesse dal Dipartimento della Pubblica sicurezza definiscono il Taser “un’arma propria”, che fa uso di impulsi elettrici per inibire i movimenti del soggetto colpito.

La distanza consigliabile per il tiro efficace e’ di 3 – 7 metri. Il Taser “va mostrato senza esser impugnato per far desistere il soggetto dalla condotta in atto”. Se il tentativo fallisce si spara poi il colpo, ma occorre “considerare per quanto possibile il contesto dell’intervento ed i rischi associati con la caduta della persona dopo che la stessa e’ stata attinta”. Bisogna inoltre tener presente della “visibile condizione di vulnerabilità” del soggetto (ad esempio una donna incinta) e tenere in considerazione anche l’ambiente circostante per il rischio di incendi, esplosioni, scosse elettriche. L’Arma è in dotazione alle forze di polizia di circa 107 paesi, tra cui Canada, Brasile, Australia, Nuova Zelanda, Kenya e in Europa in Finlandia, Francia, Germania, Repubblica Ceca, Grecia e Regno Unito. Sul fronte degli sgomberi, invece, le novità riguardano una richiesta con massima rapidità di un censimento degli occupanti abusivi di immobili e l’individuazione di minori o soggetti ‘fragili’, per i quali in caso di necessità i servizi sociali dei Comuni attiveranno specifici interventi “non negoziabili”.

Infine, ha annunciato il ministro dell’interno, sempre attraverso la propria pagina Facebook che ci saranno anche controlli per le scuole: “Fra poco riaprono le SCUOLE dei nostri figli, io sto lavorando perché per gli spacciatori di morte finisca la pacchia.
Con il nostro piano #ScuoleSicure, diverse città italiane avranno a disposizione un fondo da 2,5 milioni di euro per incrementare i controlli, assumere agenti della polizia locale a tempo determinato, coprire i costi degli straordinari o installare impianti di videosorveglianza davanti alle scuole.
Da papà prima che da ministro, voglio che i nostri figli possano andare a scuola serenamente, senza la presenza di qualche “risorsa” che per guadagnarsi da vivere spaccia morte ai ragazzini.
Chiedo troppo? “

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