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Un semplice farmaco anti-acne sarebbe in grado di prevenire ostruziose arteriosa. A rivelarlo un gruppo di scienziati dell’Università di Cambridge e del King’s College di Londra.

L’minociclina, antibiotico utilizzato per la cura dell’acne, dicono i ricercatori di Londra, potrebbe prevenire l’accumulo di calcio nel sistema circolatorio e quindi anche l’indurimento delle arterie.

Per tale condizione ad oggi non c’è infatti alcun trattamento o rimedio naturale.

L’indurimento delle arterie ricordiamo, viene causato dall’accumulo di depositi di calcio, accumuli che irrigidiscono le arterie limitando così al flusso sanguigno di dirigersi verso organi e tessuti.

L’indurimento delle arterie, una sorta di biomineralizzazione, avviene praticamente in essere umano con l’avanzare dell’età ma può essere accelerato in diverse condizioni, ad esempio nei pazienti in dialisi.

A guidare questa calcificazione, come hanno scoperto gli stessi scienziati dietro questo studio, è una particolare molecola, denominata Poli ADP-ribosio (PAR), una molecola che si pensava fosse solo associata alla riparazione del DNA. A produrre le PAR sono gli enzimi PARP1 e PARP2, a loro volta espressi in risposta al danno al DNA e allo stress ossidativo.

Nel tentativo di trovare una soluzione per bloccare e inibire i PARP, i ricercatori dopo diversi anni di duro lavoro sono riusciti finalmente ad identificare sei molecole, contenute nell’antibiotico minociclina, che prevengono l’indurimento delle arterie.

Lo studio in questione, è stato poi pubblicato su Cell Reports, e mostra come questo antibiotico per l’acne, possa essere altamente efficace anche nella prevenzione dell’indurimento delle arterie e la calcificazione dei vasi sanguigni.

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