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Secondo nuovi studi supportati dall’International Nut and Dried Fruit Council i pistacchi possono contribuire a contrastare il diabete di tipo 2. Tali ricerche sono state illustrate nel corso dell’International Congress of Nutrition conclusosi a Granada, in Spagna, concentrandosi nel simposio “Nuts in Health and Disease”, sugli effetti benefici per la salute della frutta a guscio, in correlazione a determinate patologie come ad esempio l’infarto del miocardio, l’ictus e la sindrome metabolica.

Ebbene i ricercatori, sono riusciti a dimostrare i benefici che si hanno dal consumo regolare di frutta a guscio, non solo sulla salute cardiovascolare, ma anche su altre malattie come il diabete, la funzione cognitiva, l’arteriosclerosi, la sindrome metabolica, i biomarcatori d’infiammazione ecc.

Da qui è emerso che anche nel consumo dei pistacchi, non è associato un rischio maggiore di aumento di peso ma al contrario si sono rivelati una fonte preziosa di nutrienti. In pratica in questo frutto, vi risiede nell’elevato contenuto in fibra come del resto è presente anche nelle noci e le nocciole.
L’obiettivo del consumo di pistacchi è però quello di frenare l’impennata della risalita di glicemia, dopo i pasti nel caso del diabete di tipo 2.

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