Spread the love


Enrico Ruggeri torna sul palco dell’Ariston a distanza di molti anni, ma questa volta, nella serata del 14 febbraio, lo farà in veste di super ospite.

Ruggeri ha deciso di scegliere il Festival per presentare anche il suo nuovo singolo, ‘Tre signori’ dedicato ai grandi artisti Giorgio Gaber, Enzo Jannacci e Giorgio Faletti.

Un brano che uscirà domani, domenica 15 febbraio, anche su iTunes e su tutte le piattaforme digitali.

Verrò a cantare una canzone particolare – ha spiegato il cantautore in conferenza stampa – si chiama “Tre signori” e ipotizza l’esistenza di un non luogo, un luogo del pensiero che possiamo chiamare paradiso in cui si trovano Giorgio Gaber e Enzo Jannacci che accolgono l’arrivo di Giorgio Faletti. Tre persone che hanno fatto tanto nella vita, con un’intelligenza particolare che ci ha fatto ridere e piangere. È una canzone sorridente, queste tre persone si e ci prendono in giro e guardano ancor più dall’alto le nostre umane miserie con il sarcasmo che è stato parte della loro vita umana artistica e professionale”.

Così a due anni di distanza dall’uscita di Frankenstein, Ruggeri torna sulla scena musicale con un nuovo singolo scritto e musicato da lui.

Una canzone portavoce di quel sentimento collettivo devoto a questi tre grandi artisti scomparsi.

Tre Signori, è un brano dedicato da Enrico Ruggeri oltre che a tre artisti, anche a tre uomini eclettici e trasversali che hanno saputo raccontare e raccontarsi, interpretare e innovare il mondo dell’arte del nostro Paese.

Nel testo, Ruggeri immagina queste tre figure ancora insieme a divertirsi, a scambiarsi i ruoli, a scrivere canzoni e a suonare il pianoforte.

Lasciali fare che stanno volando sul quel pianoforte che stanno suonando…Lasciali fare che stanno scherzando si prendono in giro lo stanno facendo da ore”, recita un verso di “Tre Signori”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.