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Sono riassunte in un centinaio di pagine, le telefonate registrate dagli agenti della Squadra mobile di Napoli nel corso dell’indagine per «concussione per induzione» che coinvolge la giudice relatrice della sentenza sulla legge Severino nei confronti di Vincenza De Luca, tirando in ballo il governatore oltre a cinque persone che avrebbero messo in contatto da un lato il marito della Scognamiglio, e l’avvocato Guglielmo Manna, e dall’altro l’entourage di De Luca.

E’ lo stesso Manna a mandare un sms agli uomini del governatore appena la moglie firma la sentenza che lo assolve in secondo grado: «E’ andata come previsto».

Vincenzo De Luca, però, nelle registrazioni non compare mai.

E’ la giudice Scognamiglio al telefono col marito, secondo le ricostruzioni avrebbe detto: “E’ fatta”. E lui avrebbe avvisato personalmente lo staff del governatore.

La Scognamiglio avrebbe premuto sul capo gabinetto di De Luca, Mastursi, facendosi promettere una promozione in cambio di una decisione favorevole.

Ma in una memoria difensiva il magistrato avrebbe scritto che sono separati da tre anni e vivono da separati in casa.

Foto La Presse

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