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Le donne incinte devono avere cura della propria pelle, monitorandola con costanza per prevenire il melanoma; più aggressivo se colpisce le donne durante o subito dopo la gravidanza. A rivelarlo i ricercatori della Cleveland Clinic, che hanno sottolineato l’importanza della prevenzione.

I ricercatori hanno infatti notato un forte incremento di diagnosi di melanoma nelle donne under 49. A molte di loro era stata diagnosticata la malattia durante la gestazione e entro e non oltre un anno dal termine. Gli esperti hanno allora comparato i dati con alcuni monitoraggi a 3 e 5 anni dalla diagnosi, scoprendo che nelle donne a cui era stata diagnosticata la neoplasia durante la gravidanza, o nel primo anno successivo alla fine della gestazione, si erano presentate frequenti metastasi. In queste donne, inoltre, era stato elevato anche numero della recidiva entro 7 anni e il decesso.

Alla luce di questo, di indagini minuziose, i ricercatori hanno dedotto che un melanoma che se si sviluppa durante la gravidanza è più aggressivo di quello che può colpire una donna in qualsiasi momento della sua vita. Per il feto, invece, non ci sarebbero rischi, assicurano gli esperti.

Le donne incinte a cui è stato diagnosticato il melanoma devono comportarsi, sul piano di controlli, come tutte le altre donne che lo hanno. Devono evitare, se possibile, di trascorrere tanto tempo sotto il sole, devono evitare le sedute di lettini abbronzanti e lampade. Devono inoltre, durante la gravidanza, sottoporsi a visita dermatologica di routine per controllare anche nei e macchie cutanee.

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