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Papa Francesco, domenica scorsa, 25 agosto, ha telefonato ad una donna argentina, Alejandra Pereyra, di 44 anni, vittima di uno stupro da parte di un poliziotto, la cui conversazione, sarebbe durata quasi 30 minuti.

Tale vicenda è stata riportata dal blog Il Sismografo, vicino al Vaticano e la donna l’avrebbe raccontata esternando tutta la sua emozione al Canale 10 dei servizi radio-televisivi dell’Università Nazionale di Córdova, in Argentina. Alejandra, avrebbe inviato 10 giorni prima, una mail al Santo Padre, per chiedere in lui un conforto spirituale. Così, secondo quanto raccontato dalla donna “Alle 15.50 circa di domenica è squillato il mio cellulare e quando ho chiesto chi era, mi sono sentita rispondere ‘Il Papa’. Sono rimasta pietrificata”.
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Alejandra Pereyra ha aggiunto nel suo racconto, che quando ha sentito la voce del Papa al telefono le è sembrato di essere stata toccata dalla mano di Dio. La donna è residente nella località di Villa del Rosario, e parlando ancora della telefonata di Papa Francesco – ha detto commossa – che quella telefonata è stata una vera e propria “conversazione di fede e di fiducia. Il Papa ha ascoltato con molta attenzione il mio racconto. Ora farò di tutto per andare in Vaticano. Lui mi ha detto che mi avrebbe ricevuto”.

Il Papa le avrebbe anche detto di non sentirsi sola chiedendole di avere fiducia nella giustizia. Alejandra rincuorata dalle parole di Bergoglio, ha riacquistato la forza per rialzarsi e continuare a lottare.

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