I contribuenti italiani avranno tempo fino al prossimo 21 aprile e non più il 31 marzo, per rottamare le cartelle di pagamento, come precedentemente annunciato.
La decisione arriva per dare il tempo agli addetti di Equitalia e agli altri enti della riscossione di rispondere a tutti i contribuenti non più entro il 31 maggio ma entro il 15 giugno.
Invariati invece i termini di pagamento. Finora alla sola Equitalia sono già state presentate quasi 350mila istanze (343.340 il dato aggiornato al 28 febbraio), con un boom negli ultimi due mesi del 246%.
Il differimento dei termini si è reso necessario anche per crescente mole di richieste presentate dai contribuenti, come dimostrano anche le file agli sportelli di Equitalia.